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domenica 18 settembre 2011

intervista a Franco chitarrista dei Rough di Torino

Intervista ai Rough - Settembre 2003.
Rough, tra i 3-4 quattro gruppi di punta dell'oi! targato italia, degli anni '80 e forse di sempre. Ad honorem il fatto di essere passati alla storia con il primo disco punk italico passata la prima ondata fake ruggeri-squillo-mingardi etc etc. Oi! Strike attraverso l'aiuto del sempre efficiente Saverio di Torino ha prima preso contatti con il fu batterista della band Nico e mentre lavoravamo al parto, siamo stati approcciati da Franco. Con lui abbiamo lavorato se meglio definito il cd del gruppo a distanza di oltre 20 anni... Questa è un intervista che abbiamo fatto insieme tramite computer nel settembre 2003

Siamo venuti in contatto grazie ad un motore di ricerca ... Che effetto fa sapere che qualcuno si ricorda bene del tuo gruppo dopo 20 anni???
Che la vita è davvero bizzarra e qualche volta ti regala anche piacevoli sorprese. Una sorpresa, che mi riempie di orgoglio e soddisfazione. Significa che qualcosa abbiamo lasciato; tutto questo è commovente. In tutto questo periodo ho sempre pensato dei Rough come a un'avventura della mia agitata giovinezza, passata con gli amici di quel periodo; qualcosa di significativo. Qui a Torino molti ci ricordano anche per merito di Piero, un ragazzo pieno di risorse e carisma, che purtroppo ci ha lasciato nel maggio del '99.

La storia dei Rough percorribile sui dischi va dal 1982 fino alla compilation Quelli che urlano ancora ('84 mi sembra...) per poi risaltare fuori nel 1989 con il remake di n'Oi! su Oi! Siamo Ancora Qui ... Che è successo in questi buchi di tempo, i Rough erano ancora in piedi???
I Rough terminano con il punk-Oi! nell'84 in un momento di forte crisi, dopo seguiranno altre esperienze con il reggae in altri ambiti, con altre formazioni. Per quello che riguarda le compilation, sono solo pezzi inseriti a volte con il nostro consenso altre volte a nostra insaputa, senza però crearci nessun problema.

Quanto incideva il "No Politica" sulla attività di un gruppo punk-oi! all'epoca in cui la cultura era abbastanza dominata dalla sinistra (dischi-concerti-musica alternativa ...), nel senso che aiutava o no???
Non abbiamo avuto mai nessuna difficoltà, suonavamo e basta e a rigor di cronaca erano le amministrazioni di sinistra a farci suonare. No Politica comunque non era un inno al qualunquismo, respingevamo la politica intesa come affare sporco e d'intrallazzo. Pensavamo che in fondo, nessuno si occupava dei problemi reali della gente. Come forse avviene ancora oggi. Non eravamo sicuramente fascisti, non eravamo sicuramente razzisti ..... anzi.

Che ricordi hai dei concerti dei Rough??? Quale la band con cui avete suonato degna di nota, che ha lasciato un qualche segno su di te???
Ricordo di un concerto tenuto a Torino al teatro Ambra, nulla di particolare, i kids pogando spaccarono il palco sottostante, noi scappammo con gli strumenti in mano, perché di lì a poco avrebbe fatto irruzione la polizia. In quella occasione c'erano anche i Nabat, con loro suonammo anche a Bologna, avevamo un buon rapporto.

Se chiedi a qualche skin-punk dei Rough lui ti risponderà molto probabilmente "Torino è la mia città" ... Quale è invece il pezzo che più porti nel cuore e perché. Io porterei "N'oi!" o "Borghese", ma per quanto anche un "No politica" va bene con tutto ...
Risponderei anch'io "Torino è la mia città", ho un ricordo affettivo. Una sera nel garage di Piero, provavamo; io proposi dei riff di chitarra, Nico aggiunse la marcetta iniziale, Piero con un foglio in mano cantava il testo scritto il giorno prima.

Un po' di gente per darsi un minimo di fascino anni '80, ha rispolverato le proprie origini punk-hc-oi!. Ma in realtà ad essere punk nel 1981-82 ti rompevano veramente il cazzo o son tutte dicerie che la gente si è inventata una volta sbarcata nei salotti bene della cultura???
Sì, qualcuno ha scritto anche dei libri; effettivamente il fenomeno c'è stato, farlo conoscere mi sembra giusto, in fondo è un pezzo della storia del rock italiano e dei movimenti di quel periodo. Comunque posso raccontare quello che ho vissuto io; eravamo davvero dei marziani. La gente si voltava per strada guardandoci come bestie rare, oggi probabilmente non faremmo più effetto.

Quale è stato il disco che ti ha messo in testa all'epoca l'idea di fare il punk??? Ci sarà stato uno più influente degli altri...
Provenivo dagli anni '70, c'era il rock romantico, il glam rock, ascoltavo pink floyd, genesis, bowie; l'Inghilterra come al solito ci ha invaso rompendo gli schemi, col punk e la new wave. Ho iniziato ascoltando Sex Pistols, ma i Clash mi hanno dato il colpo di grazia, erano e sono tuttora nel mio cuore. Dopo è venuto tutto il resto. Anche noi nel nostro piccolo, insieme a tanti altri gruppi, siamo stati di rottura; insomma abbiamo rotto .... i coglioni.

Rough venti anni dopo (se non di più ...): non ti sembra pazzesco che il genere sia rimasto abbastanza ancorato alle origini, come stile, come idee, come musica... sarà un bene o un male??? Cosa ascolti adesso, sempre che la musica rivesta importanza nella tua vita ...
Si è pazzesco, ma tutto più o meno ritorna, è sempre stato così. Comunque essendo un genere non basato tanto sul virtuosismo, ma sull'incazzatura, bè ..... vuol dire che in giro c'è ancora tanta gente incazzata. Continuo ad ascoltare musica, il mio spettro però è un pò più ampio. Le sonorità vanno dall'elettronica come Massive Attack, al reggae vecchio stile tipo Steel Pulse, al punk californiano; mai ascoltato i Polvo? Sono comunque sempre e costantemente alla ricerca di nuove idee.

Raduno di Certaldo e braccia tese: un episodio abbastanza critico per l'oi! italiano; tu c'eri e saprai raccontarci bene che successe in quell'occasione.
Fu un'esperienza per noi davvero umiliante e da dimenticare, ormai tutto era tragicamente finito. Ci rifiutammo di suonare, tornammo a casa sentendoci sconfitti.

Nello svendere la collezione un mio amico ha battuto all'asta di ebay il 7" dei Rough per 54 euri... cosa ti fa pensare (oltre al fatto che ne avresti volentieri conservati una cinquantina sotto al letto...)??? Oltretutto quel 7" ha anche il primato di essere stato il primo disco punk (nel senso stretto del termine, fuori dei giri jo squillo/ruggeri et simili ...) ...
Ancora soddisfazione e orgoglio; comunque non eravamo interessati ai primati, la casualità ci ha aiutato mettendoci lo zampino.

Come si sono sciolti i Rough e perché... Che fine hanno fatto i componenti, vi sentite ancora tra di voi??? C'è qualcuno che è riuscito a ficcarsi nei salotti bene e darsi un minimo di fascino decadente anni '80??? Qua voglio i dettagli: non sopporto le trasmissioni tipo Meteore "attualmente fa il DJ ed è molto richiesto ...", no, fuori tutto!
I Rough nel'84 si sono sciolti perché ormai erano sgonfi, non avevano più la carica, la motivazione e l'energia per continuare. Meglio durare poco, per dare il massimo, che trascinarsi in un copione ormai ripetuto e senza idee. L'unico che tuttora continua egregiamente sulla propria strada di musicista è Nico (Papanico) con gli Africa Unite. Il reggae è una musica che da spazio alla saggezza, il punk suonato a 40/50 anni mi lascia un pò perplesso. Gli altri come me continuano la loro vita normale, nei salotti di casa propria; ci si sente di rado, ci si incontra casualmente. Ma qualcosa si muove ......... forse ci faremo una pizza tutti insieme.

Sei contento dell'uscita ufficiale di questo CD??? Perché non prima questa cosa???
Sono felice, mio figlio ha dieci anni, gli sto mostrando quello che ho combinato; è orgoglioso di me. Diventerà un punk anche lui? Chissà.....
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In piedi proletario! In lotta! C'è di mezzo un mondo intero da conquistare, e un mondo intero da combattere

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